
Riparte «Monumentando» e ricomincia il braccio di ferro tra amministrazione comunale e associazioni culturali. Non sono bastati i correttivi applicati dal Comune di Napoli, a seguito della delibera dell’Anac (Autorità nazionale anticorruzione) del giugno scorso, al tanto discusso bando per la valorizzazione e restauro di 27 monumenti cittadini attraverso le sponsorizzazioni. Le associazioni napoletane a tutela dei monumenti e alcune multinazionali operanti nel campo pubblicitario hanno presentato ricorso al Tar, attraverso gli avvocati Gaetano Brancaccio ed Ezio Maria Zuppardi.
La determina del 14 febbraio, a firma di un dirigente dell’Urbanistica prevede, tra le altre cose, una stretta sull’esposizione pubblicitaria, la scelta del collaudatore in capo al Comune e la diversa gestione dei tempi e modi delle sponsorizzazioni, che dovranno passare al vaglio della Sovrintendenza. «Abbiamo chiesto una sospensiva urgente al Tribunale amministrativo regionale – spiega l’avvocato Brancaccio – La determina del Comune con cui si vorrebbe far ripartire Monumentando è fuori da ogni contesto legislativo, non ha risolto nessuno dei rilievi riscontrati dall’ordinanza dell’Autorità nazionale anticorruzione. È una presa in giro. Il Comune non si è adeguato a quanto aveva scritto Cantone, almeno per i rilievi più importanti. L’ente in autotutela avrebbe dovuto ritirare il bando di gara e ripartire daccapo»